Stasera piango la definitiva auto-datazione degli Afterhours e proclamo automaticamente i Marta sui Tubi miglior gruppo italiano del momento.
Considerando che ai tempi di Hai paura del buio? Male di miele urlava la grandezza della sua morale proporzionale al suo successo, Manuel Agnelli, facendo un breve calcolo, dovrebbe attualmente porsi come signore incontrastato del regno dell’etica. Cosa davvero impensabile, considerando gli osceni accostamenti che usa nell’abbinare cravatte rosse a camice da checca frigida rigorosamente nere.
E’ più che ovvio che nel poeticamente lontanissimo ’97 l’Andreotti della musica italiana non avrebbe mai immaginato di andare a finire sul palco del concerto del 1 Maggio.

Che culo.

Quale sarà la prossima mossa della Mescal?
Cristina Donà a Top of the pops?
Posso pure immaginare quanto gravosi siano i sacrifici e i doveri per la promozione di un nuovo disco. Ma vederli su quel palco (dove tral’altro non si capiva bene se Greg Dulli si fosse reso conto che la canzone che stava cantando fosse helter skelter) tra Vibrazioni e Velvet, Jannacci e Juliette Lewis ("Ma quella è Juliette Lewis?" "No. Solo un trans nostalgico di Annie Lennox ".) m’ha fatto
.impressione
.tirare un enorme respiro di sollievo per non aver comprato BPPI
.benedire soulseek.